Dopo che mi sono laureato all'Università di Oxford in Literae Humaniores (Latino e Greco con filosofia), sono arrivato in Italia nel 2000 quando ho preso un posto di lavoro da un SIM milanese. Dopo aver lavorato per qualche anno da un fondo hedge a Londra, sono tornato in Italia per fare l’analista indipendente per dei fondi esteri.
Ho concluso gli esami per il CFA (Chartered Financial Analyst) nel 2003, leggere di più da https://www.cfainstitute.org/en/about/employers/hire.
Ho scritto per varie testate in Italia, per esempio Finanza e Mercati, Linkiesta, Gli Stati Generali e ho fatto qualche intervento da Report, Annozero.
Nel 2005, ho pubblicato una ricerca che evidenziava le lacune dalla parte della Vigilanza della Banca d’Italia rispetto alla Banca Popolare di Lodi. Nel 2013, ho pubblicato qualcosa di simile sulla Banca Carige -
Dal 25/10/2019, sono iscritto all’Albo Unico dei Consulenti Finanziari di cui all'art. 31, comma 4, del D.Lgs n. 58/1998 - Testo Unico della Finanza, istituito presso l'OCF (Organismo dei Consulenti Finanziari) e la mia attività è sottoposta ai controlli ed alla vigilanza da parte dello stesso.
Trovare mia iscrizione dall'albo dal sito ocf
Sono, inoltre, iscritto al NAFOP dal 28/10/2019. Il NAFOP è l’associazione italiana dei Consulenti Finanziari Autonomi che esercitano la Consulenza Finanziaria Indipendente c.d. “fee only”. Sono quindi completamente indipendente rispetto a banche o altri intermediari e la mia remunerazione deriva solo da parcelle ai clienti.
https://www.nafop.org/associati/en/associato/andrew-sentance-162
Il Consulente Finanziario Autonomo è un advisor dedicato che valuta, per ogni cliente e solo a seguito di uno specifico accordo scritto, la strategia d'investimento più adeguata a al cliente, tenendo conto della precisa situazione finanziaria, della tolleranza al rischio e degli obiettivi di investimento che il cliente si propone.
La sua autonomia e indipendenza rispetto al sistema bancario e degli intermediari, gli consente di proporre qualsiasi strumento finanziario e investimento che possa rispondere meglio agli interessi del cliente.
Per programmare gli investimenti, si suggerisce di consultare il sito della Consob che segue:
http://www.consob.it/web/investor-education/il-percorso-per-l-investimento
La remunerazione dell’attività che viene prestata al cliente deriva esclusivamente da un rapporto negoziale instaurato tra il consulente ed il cliente: rapporto che non nasce con i primi contatti conoscitivi, ma deriva da una proposta scritta negoziata tra le parti. Una remunerazione quindi chiara, nota e senza sorprese.
Il Consulente Finanziario Autonomo non gestisce gli investimenti e/o i mezzi finanziari del cliente che rimangono sempre sotto il controllo del cliente stesso.
Il Consulente Finanziario Autonomo è obbligato al rispetto di molteplici obblighi di competenza, professionalità, informativa, rendicontazione e la sua attività deve svolgersi nel rispetto di un quadro articolato di normative di carattere nazionale e comunitario. Si veda: https://www.organismocf.it/portal/web/portale-ocf/normativa
Ci ne sono due motivi principali per investire:
1. Minimizzare i rischi che un evento sfavorevole nella vita produce un danno ulteriore, esempio nel caso in cui uno perde il posto di lavoro;
2. Per raggiungere un obiettivo che richiede una somma di denaro che altrimenti non abbiamo a disposizione, esempio fare crescere il risparmio per integrare la pensione.
E, di conseguenza, due modi principali da investire:
1. Proteggere il risparmio, cioè avere contanti disponibili e investire in obbligazioni che ripagano il capitale;
2. Far crescere il risparmio, mettere il nostro risparmio/capitale a disposizione delle aziende, tramite l’investimento in titoli, che lo fanno crescere.
In generale, l’orizzonte temporale del primo è più breve rispetto al secondo.
L’altra domanda da porsi è se uno vuole concentrare o diversificare i rischi finanziari che corre. In generale, il consiglio è di diversificare per diminuire la possibilità che uno si trova davanti alla azienda/lavoro che va male e anche gli investimenti.
La vita non è così bianca e nera e quindi è da cercare la giusta via di mezzo che produce il rendimento più alto per i risparmi a lungo senza correre il rischio di incidere sulla qualità della vita a breve.
Consiglio gli investimenti in strumenti finanziari semplici e costi contenuti e con elevata trasparenza. Determinati gli obiettivi e il profilo di rischio del cliente, gli consiglierò investimenti in azioni, obbligazioni ed ETF (exchange traded funds) dove è chiaro in che cosa il cliente ha investito, a quanto ammontano i costi dell’investimento e quali sono i possibili scenari ed esiti dello stesso.
Una strategia sempre adatta alle esigenze del cliente e con un impatto minimo sui rendimenti.
Nella mia azione, cerco sempre di orientare i portafogli verso degli strumenti che possono ridurre l’impatto umano sull’ambiente.
Le commissioni annuali sono € 2.500+IVA per i portafogli sotto € 500.000, 0,4%+IVA del valore del portafoglio da € 500.000 a € 1.000.000 con un minimo di € 2.500+IVA e da definire secondo le esigenze del cliente sopra € 1.000.000.
In piu', c'é un performance fee del 2,5% del rendimento oltre la soglia fissato per il livello del rischio del portafoglio con un relativo High Water Mark.
Nella scelta di un Consulente Finanziario Autonomo, la prima tutela dell’investitore è quella di poter negoziare la remunerazione dell’attività richiesta: la sua parcella sarà sempre conforme agli accordi precedentemente raggiunti con il cliente e quest’ultimo non troverà costi od oneri nascosti e non trasparenti.
Si veda quanto previsto dall’art. 162 della Delibera Consob n. 20397/2018 link
L'attività svolta dal Consulente Finanziario Autonomo è inoltre priva di conflitto di interessi, in quanto non percepisce nessun compenso dal sistema bancario o degli intermediari proprio perché lo stesso non può in alcun caso gestire i soldi del cliente ed effettuare operazioni di acquisto e/o vendita di strumenti finanziari, né riceve incentivi o retrocessioni di denaro da alcuno dei soggetti emittenti i titoli proposti al cliente.
ARBITRO PER LE CONTROVERSIE FINANZIARIE
Il Cliente può presentare ricorso all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), istituito presso la CONSOB, per la risoluzione extragiudiziale delle controversie tra investitori (diversi dai clienti professionali) e i consulenti finanziari autonomi e le società di consulenza finanziaria di cui, rispettivamente, agli articoli 18-bis e 18-ter del TUF, , relative alla violazione da parte di questi ultimi degli obblighi di diligenza, correttezza, informazione e trasparenza nell’esercizio dell’attività disciplinata dalla Parte II del TUF, incluse le controversie oggetto del Regolamento (UE) n. 524/2013. Non rientrano nell’ambito dell’operatività dell’Arbitro le controversie che implicano la richiesta di somme di denaro per un importo superiore a Euro cinquecentomila. Sono esclusi dalla cognizione dell’Arbitro i danni che non sono conseguenza immediata e diretta dell’inadempimento o della violazione da parte dell’intermediario degli obblighi sopra descritti e quelli che non hanno natura patrimoniale. Il diritto di ricorrere all’ACF è irrinunciabile e sempre esercitabile anche in presenza di clausole di devoluzione delle controversie ad altri organismi di risoluzione extragiudiziale contenute nel contratto. Per maggiori informazioni fare riferimento al sito internet https://www.acf.consob.it
Largo Mentana, 10133 Torino, Italy
P.IVA: 06790430968 Tel: +39 338 144 9855 e-mail: andrew@sentancecfa.it
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